Cinque luglio
2016, vigilia della festività di Santa Domenica, si spalanca finalmente il
grande portone della nostra Chiesa madre rimasta inagibile per tanti lunghi
anni a causa di cedimenti strutturali sui soffitti del transetto e della
navata centrale che hanno paventato seri pericoli per la pubblica
incolumità. L'interno si offre ai presenti in tutta la sua maestosa bellezza
e ci lascia senza parole.
A dare la
splendida notizia nella prima mattinata era stato lo stormo delle nostre
campane che per tanto tempo erano rimaste quasi mute.
Grazie alla
perseveranza del sindaco Armando Carpo si sono ottenuti i sufficienti
finanziamenti per portare a buon fine l'opera di rifacimento delle parti
pericolanti. Non era certamente facile ottenere la consistente somma di
circa 250.000,00 euro che si è resa necessaria per portare a termine i
lavori di consolidamento che si sono svolti con due separati interventi
tanto che in molti erano scettici sulla possibilità di risoluzione del
problema.
Trattandosi di
un avvenimento così importante si è voluto fare da parte del Sindaco e del
Parroco don Luciano D'arrigo festa grande con tanto di illustri invitati.
C'era il gotha
della politica, molti i Sindaci ( Prestipino di Pagliara, Argiroffi di
Roccalumera, Di Cara di Forza d'Agrò, Rasconà di Fiumedinisi, Lo Giudice
Vice Sindaco di Santa Teresa di Riva,Paratore di Antillo, Di Tommaso di
Nizza di Sicilia,Fichera di Sant'Alessio siculo, D'Agostino Vice Sindaco di
Taormina, Saetti di Casalvecchio siculo e qualche altro) e poi l'on.le Nanni
Ricevuto, oggi console onorario della federazione russa, e ancora Triolo
comandante della polizia metropolitana, Carlo Mastroeni del Parco Quasimodo
di Roccalumera, il nostro Comandante la stazione dei C.C di Mandanici
Rosario Carrolo. Non poteva mancare il neurologo Pino Mento, cittadino
onorario di Mandanici,con Danila sempre al suo fianco.
Per la parte
ecclesiale monsignor Gaetano Tripodo delegato ad omnia dell'Arcivescovo di
Messina che ha presieduto la cerimonia della santa messa concelebrata
insieme a don Luciano D'arrigo e al rettore del seminario monsignor Cesare
Di Pietro. A fare da corona tanti sacerdoti tra i quali spiccavano i volti
di padre Salvatore Orlando che fu Parroco in Mandanici per un decennio e
padre Egidio Mastroeni anch'egli Parroco di questa Comunità.
Per i tecnici
della soprintendenza che hanno contribuito a seguire i lavori di recupero
c'erano: Il soprintendente Orazio Micali, l'arch.Maria Mercurio, l''ing.Salvatore
Stopo,l'arch.Guglielmo Pirrone.
Un breve
intervento del Sindaco Armando Carpo che ha ripercorso per grandi linee
l'iter burracoso che ha dovuto affrontare per la complessità della vicenda
di recupero del monumento nazionale.
In
rappresentanza dei tanti sindaci e dell'unione dei Comuni ionici è
intervenuto il Sindaco di Forza d'Agrò Fabio Di Cara.
Sotto
silenzio,invece,è passato il nuovo inno a Santa Domenica e di questo pure ne
vogliamo parlare, lo riteniamo importante quasi quanto l'apertura della
Chiesa madre.
Il nuovo inno a
Santa Domenica rappresenta una novità assoluta integrato com'è con ben nove
nuove strofe rispetto a quello precedente che dovrebbe essere stato creato
nei secoli scorsi da tale Giuseppe Maria Crescenti di Tropea.
Ora l'inno è
più casalingo,più nostro,più chiaro in qualche passaggio,risulta più ricco
di contenuti legati alla breve vita della nostra Patrona. La Ciriaca (Kyriaké)
greca, che significa appartenente al Signore, fa capolino nell'inno con i
chiari riferimenti al mondo basiliano. Il Monastero della SS. Annunziata è
basiliano fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1100 ad opera del gran conte
Ruggero. Sono stati sicuramente i monaci greci di San Basilio a portare a
Mandanici il culto verso la nostra Santa Domenica che chiuse i suoi giorni
terreni il 6 luglio del 303 a soli 16 anni sotto la spada imperiale. Ora
l'inno rivisitato e corretto farà parte anche per i secoli a venire della
Comunità religiosa mandanicese e tutto il merito va al nostro parroco don
Luciano D'Arrigo che ha dimostrato buone doti nell'arte poetica e nello
stesso tempo ha chiarito una volta per tutte l'interpretazione corretta di
un inno che per ignoranza si era tramandato oralmente con storpiature
fonetiche e grammaticali non più accettabili. Padre Luciano pur non essendo
un autore affermato ha messo un punto fermo e da lì si riparte, adesso
l'inno arricchito dalle sue intuizioni e dalle sue riflessioni può
considerarsi completo. Anche Enzo Mafale molto vicino alla chiesa e stretto
collaboratore di padre Luciano si è adoperato per la buona riuscita
dell'idea.
Il nostro
Parroco ha dimostrato di essere un buon innologo per cui c'è da sperare che
durante la sua permanenza a Mandanici possa deliziarci con altri inni
religiosi.
Intanto per
coloro che ci seguono da lontano riprendiamo l'inno di Santa Domenica così
come è stato corretto ed integrato:
1)Evviva
Domenica
gran
nostra avvocata
quant'Ella sia grata
chi mai
non saprà
2)Protegge il devoto
l'afflitto provvede
se a
lei con fede
si
umilierà
3)Evviva
Domenica....
4)Con
preci ed ossequi
con
inni di laude
ognuno
l'applaude
la
venera sì
5)Nel
rio flagello
dell'ira divina
che
l'alma meschina
scuotendo atterrò
6)Evviva
Domenica....
7)Il
nostro riposo
di Lei
ha preghiere
dal Re
delle opere
vantar
si potrà
8)Fin
sin da fanciulla
nutrì
nel suo cuore
fiamma
d'amore
per
Cristo Gesù
9)Evviva
Domenica.....
10)Accorta e vegliante
del rio
l'infame
nemico
le trame
conoscer ben sa
11)La
nobil donzella
di
pompe e vaghezze
di
onori e ricchezze
giammai
si allettò
12)Evviva
Domenica.....
13)Di
fronte alle fiere
gettò
il suo corpo casto
ma quel
fiero pasto
non si
consumò
14)Né
assalto né morso
né
graffio alcuno
con
provvido digiuno
Iddio
la salvò
15)Evviva Domenica
gran
nostra avvocata
quant'Ella sia grata
chi mai
non saprà |
16)Agli
aspri tizzoni
si
offrì tutta audace
ma
quella fornace
giammai
la toccò
17)Illesa ed invitta
del
fato funesto
scampò
il brutal gesto
dell'imperator (bis)
18)Evviva Domenica....
19)Con
spirto virile
ardente
e gelosa
profferte di sposa
severa
sprezzò
20)Rivolta al Signore
con
aspri martiri
con
dolci sospiri
soffrendo morì (bis)
21)Evviva Domenica....
22)In
sicula riva
mettesti radici
e di
Mandanici
difesa
sei Tu
23)Ci
guidi e proteggi
col
dolce Tuo strale
dal
fuoco infernale
difendici ognor (bis)
24)Evviva Domenica.....
25)Cantiamo le lodi
del
giglio vermiglio
che a
noi di Basilio
progenie portò
26) In
ciel ove Iddio
Le dié
la corona
la
nostra Patrona
ci
porti con sé (bis)
Evviva Domenica....
27)Evviva Domenica
gran nostra avvocata
evviva Domenica
e chi la creò
28)Sia gloria a Dio Padre
al Figlio e al Santo Spirito
com'era nel principio
ognor sempre sarà (bis)
29)Evviva
Domenica..... |