Trentotto
alunni delle classi prima e seconda dell'Istituto scientifico E. Medi di
Barcellona Pozzo di Gotto sono stati protagonisti per un giorno di una gita
didattica all'interno del progetto POF dal titolo “Alla ricerca dei due mari
dal Tirreno allo Ionio”. E' stata una gita molto diversa dalle solite, gli
studenti, infatti sapientemente guidati dal loro professore di storia
Alberto Genovese, anche storico appassionato delle cose locali, hanno voluto
ripercorrere con un tuffo nel passato tutte le vicende storiche che hanno
interessato nel corso dei millenni “la strada degli eserciti” (Aurora
Albert). A far scattare l'idea di questo interesse culturale è stata la
ricorrenza della battaglia del Longano del 269 a.C. fra Siracusani e
Mamertini.
I Mamertini avevano quasi la
vittoria in pugno fin quando furono sorpresi e accerchiati da 800 siracusani
arrivati alle loro spalle attraverso la via di Mandanici/Castroreale.
Stretti fra due fuochi la battaglia cambiò direzione e i Mamertini furono
sconfitti.
Questa via di comunicazione è stata
da sempre il percorso più breve e agevole per lo scavalcamento dei monti
Peloritani dallo Ionio al Tirreno. Anticamente il percorso si snodava da
Sella-Janni per Farcò, Femmina morta, Cardile, Speciale, Fossazza, Piano
Margi, e Santa Croce. La gola tra Sella-Janni, Pizzo Mualio e Pizzo Maurnò
rappresenta il punto più basso di tutta la catena montuosa peloritana.
Per questa via più di un secolo dopo
passò il gran Conte Ruggero per trasportare la salma del nipote Serlone, caduto
eroicamente a Taormina,per tumularlo nel monastero basiliano di Gala. Nel
1848 per questa strada passarono e ripassarono i massisti di Maria Carolina e
per venire a tempi meno lontani nel 1860 Giuseppe Garibaldi diede incarico
al generale Fabrizi di bloccare l'avanzata del generale Clari che attraverso
questa strada,come avevano fatto i siracusani tanti secoli prima, voleva
circondare il campo di Barcellona e Merì.
Nell'agosto del 1862 i garibaldini
al comando del colonnello Carlo Trasselli erano disposti a sciogliere la
loro formazione subito dopo i fatti dell'Aspromonte e il duro proclama di
Cialdini. Per questo motivo dalle montagne di Mandanici inviò il suo
Maggiore Del Bosco a scendere in paese e trattare con il comandante del 64°
reggimento di stanza a Mandanici le modalità di scioglimento. Le risposte
furono molto dure e inaccettabili in quanto molti garibaldini erano
considerati disertori per cui Trasselli decise di continuare fino a Novara
Sic. per consegnarsi nelle mani di quel Sindaco. A Fantina otto dei suoi
uomini, che inspiegabilmente si erano allontanati dal grosso del gruppo,
furono barbaramente assassinati dai fratelli italiani al comando di De
Villata.
Anche nella seconda guerra mondiale
luglio /agosto 1943 i tedeschi l'hanno per qualche mese presidiata avendo
avuto paura che gli alleati americani potessero unirsi agli inglesi
attraverso questa via,impedendo tra l'altro anche il loro veloce ritiro
verso Reggio Calabria..
Per questa strada i pellegrini di
Mandanici e di altri comuni del versante ionico per oltre 150 anni l'hanno
utilizzata a piedi e con gli animali per andare a Tindari per rendere
omaggio alla Madonna. Anche i giovani studenti di Mandanici negli anni '30 e
'40 andarono a piedi per questa via fino a Castroreale ove frequentavano
l'istituto magistrale. Questa via di comunicazione impervia ma breve,della
quale sarebbe opportuno il ripristino o quantomeno l'esatta collocazione
sulla carta, venne sostituita con la provinciale di serie N.164 tutta in
sterrato.
Il tragitto si è notevolmente
allungato rispetto all'originario,pieno di scuzzaturi, dovendo
seguire l'orografia di monti e valloni. Nonostante ciò i chilometri che ci
separano da Castroreale sono appena 27, così almeno ci ha detto il
contachilometri della macchina. E' stato opportuno questo excursus storico
per evidenziare ancor di più la bella iniziativa degli alunni del Medi. A
guidare i ragazzi lungo paesaggi mozzafiato sono stati per prima gli uomini
e i mezzi della forestale del distaccamento di Barcellona P.G. fino a Pizzo Mualio ove sono stati affidati con un cambio di staffetta agli uomini della
forestale del distaccamento di Savoca.
In tanti da Mualio sono scesi a
piedi altri hanno preferito utilizzare i comodi mezzi della forestale. Giunti a Mandanici gli studenti,
dopo aver gustato la delizia dei gelati prodotti dai locali bar, sono stati
accompagnati con lo scuolabus del Comune a visitare i monumenti , le
bellezze architettoniche e paesaggistiche che il paese offre. Nel monastero
di Badia hanno ascoltato con molta attenzione le spiegazioni
dell'improvvisato cicerone Santino Crimi, tecnico comunale. Crimi ha
spiegato loro che si trovavano in un luogo ricco di storia, di fede e di
cultura fatto costruire nel 1100 dal Conte Ruggero in seguito alla vittoria
ottenuta sui saraceni e in onore di Santa Maria Annunziata di Mandanici. Poi una breve full immersion nella
biblioteca comunale, una delle più antiche in Sicilia, piena di libri
antichi di valore inestimabile. E' stata la volta del museo
etno-antropologico del SS.Salvatore. I ragazzi non hanno potuto visitare la
cattedrale di Santa Domenica in quanto chiusa per motivi di sicurezza, hanno
comunque potuto riposare le stanche membra sulla scalinata della stessa
Chiesa.
Le istituzioni non hanno voluto
mancare ad un evento così importante con la partecipazione diretta
dell'Amministrazione di Castroreale con il Sindaco prof. Salvatore Leto, con
quella di Barcellona P.G. rappresentata dall'Assessore Domenico Scolaro e di
quella di Mandanici con il Sindaco Armando Carpo, il Vice Sindaco Mario
Scigliano, gli Assessori Giulio Amati e Peppino Briguglio. L'incontro tra gli amministratori ha
avuto luogo nella splendida cornice di Piano Margi, territorio di
Castroreale. Scambio di doni anche con la dirigente scolastica del Medi
dott.ssa Domenica Pipitò.
Un arrivederci con l'impegno di
tutti a rapporti istituzionali e sociali più stretti e proficui indirizzati
anche al raggiungimento dell'obiettivo della depolverizzazione della
Mandanici/Castroreale. Una bella giornata all'insegna
dell'amicizia che resterà sicuramente impressa nella mente e nel cuore di
quanti hanno avuto il piacere di partecipare.