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1 giugno 2010

Ionio e Tirreno s'incontrano a Piano Margi

Le fotoTrentotto alunni delle classi prima e seconda dell'Istituto scientifico E. Medi di Barcellona Pozzo di Gotto sono stati protagonisti per un giorno di una gita didattica all'interno del progetto POF dal titolo “Alla ricerca dei due mari dal Tirreno allo Ionio”. E' stata una gita molto diversa dalle solite, gli studenti, infatti sapientemente guidati dal loro professore di storia Alberto Genovese, anche storico appassionato delle cose locali, hanno voluto ripercorrere con un tuffo nel passato tutte le vicende storiche che hanno interessato nel corso dei millenni “la strada degli eserciti” (Aurora Albert). A far scattare l'idea di questo interesse culturale è stata la ricorrenza della battaglia del Longano del 269 a.C. fra Siracusani e Mamertini.

I Mamertini avevano quasi la vittoria in pugno fin quando furono sorpresi e accerchiati da 800 siracusani arrivati alle loro spalle attraverso la via di Mandanici/Castroreale. Stretti fra due fuochi la battaglia cambiò direzione e i Mamertini furono sconfitti.

Questa via di comunicazione è stata da sempre il percorso più breve e agevole per lo scavalcamento dei monti Peloritani dallo Ionio al Tirreno. Anticamente il percorso si snodava da Sella-Janni per Farcò, Femmina morta, Cardile, Speciale, Fossazza, Piano Margi, e Santa Croce. La gola tra Sella-Janni, Pizzo Mualio e Pizzo Maurnò rappresenta il punto più basso di tutta la catena montuosa peloritana.

Per questa via più di un secolo dopo passò il gran Conte Ruggero per trasportare la salma del nipote Serlone, caduto eroicamente a Taormina,per tumularlo nel monastero basiliano di Gala. Nel 1848 per questa strada passarono e ripassarono i massisti di Maria Carolina e per venire a tempi meno lontani nel 1860 Giuseppe Garibaldi diede incarico al generale Fabrizi di bloccare l'avanzata del generale Clari che attraverso questa strada,come avevano fatto i siracusani tanti secoli prima, voleva circondare il campo di Barcellona e Merì.

Nell'agosto del 1862 i garibaldini al comando del colonnello Carlo Trasselli erano disposti a sciogliere la loro formazione subito dopo i fatti dell'Aspromonte e il duro proclama di Cialdini. Per questo motivo dalle montagne di Mandanici inviò il suo Maggiore Del Bosco a scendere in paese e trattare con il comandante del 64° reggimento di stanza a Mandanici le modalità di scioglimento. Le risposte furono molto dure e inaccettabili in quanto molti garibaldini erano considerati disertori per cui Trasselli decise di continuare fino a Novara Sic. per consegnarsi nelle mani di quel Sindaco. A Fantina otto dei suoi uomini, che inspiegabilmente si erano allontanati dal grosso del gruppo, furono barbaramente assassinati dai fratelli italiani al comando di De Villata.

Anche nella seconda guerra mondiale luglio /agosto 1943 i tedeschi l'hanno per qualche mese presidiata avendo avuto paura che gli alleati americani potessero unirsi agli inglesi attraverso questa via,impedendo tra l'altro anche il loro veloce ritiro verso Reggio Calabria..

Per questa strada i pellegrini di Mandanici e di altri comuni del versante ionico per oltre 150 anni l'hanno utilizzata a piedi e con gli animali per andare a Tindari per rendere omaggio alla Madonna. Anche i giovani studenti di Mandanici negli anni '30 e '40 andarono a piedi per questa via fino a Castroreale ove frequentavano l'istituto magistrale. Questa via di comunicazione impervia ma breve,della quale sarebbe opportuno il ripristino o quantomeno l'esatta collocazione sulla carta, venne sostituita con la provinciale di serie N.164 tutta in sterrato.

Il tragitto si è notevolmente allungato rispetto all'originario,pieno di scuzzaturi, dovendo seguire l'orografia di monti e valloni. Nonostante ciò i chilometri che ci separano da Castroreale sono appena 27, così almeno ci ha detto il contachilometri della macchina. E' stato opportuno questo excursus storico per evidenziare ancor di più la bella iniziativa degli alunni del Medi. A guidare i ragazzi lungo paesaggi mozzafiato sono stati per prima gli uomini e i mezzi della forestale del distaccamento di Barcellona P.G. fino a Pizzo Mualio ove sono stati affidati con un cambio di staffetta agli uomini della forestale del distaccamento di Savoca.

In tanti da Mualio sono scesi a piedi altri hanno preferito utilizzare i comodi mezzi della forestale. Giunti a Mandanici gli studenti, dopo aver gustato la delizia dei gelati prodotti dai locali bar, sono stati accompagnati con lo scuolabus del Comune a visitare i monumenti , le bellezze architettoniche e paesaggistiche che il paese offre. Nel monastero di Badia hanno ascoltato con molta attenzione le spiegazioni dell'improvvisato cicerone Santino Crimi, tecnico comunale. Crimi ha spiegato loro che si trovavano in un luogo ricco di storia, di fede e di cultura fatto costruire nel 1100 dal Conte Ruggero in seguito alla vittoria ottenuta sui saraceni e in onore di Santa Maria Annunziata di Mandanici. Poi una breve full immersion nella biblioteca comunale, una delle più antiche in Sicilia, piena di libri antichi di valore inestimabile. E' stata la volta del museo etno-antropologico del SS.Salvatore. I ragazzi non hanno potuto visitare la cattedrale di Santa Domenica in quanto chiusa per motivi di sicurezza, hanno comunque potuto riposare le stanche membra sulla scalinata della stessa Chiesa.

Le istituzioni non hanno voluto mancare ad un evento così importante con la partecipazione diretta dell'Amministrazione di Castroreale con il Sindaco prof. Salvatore Leto, con quella di Barcellona P.G. rappresentata dall'Assessore Domenico Scolaro e di quella di Mandanici con il Sindaco Armando Carpo, il Vice Sindaco Mario Scigliano, gli Assessori Giulio Amati e Peppino Briguglio. L'incontro tra gli amministratori ha avuto luogo nella splendida cornice di Piano Margi, territorio di Castroreale. Scambio di doni anche con la dirigente scolastica del Medi dott.ssa Domenica Pipitò.

Un arrivederci con l'impegno di tutti a rapporti istituzionali e sociali più stretti e proficui indirizzati anche al raggiungimento dell'obiettivo della depolverizzazione della Mandanici/Castroreale. Una bella giornata all'insegna dell'amicizia che resterà sicuramente impressa nella mente e nel cuore di quanti hanno avuto il piacere di partecipare.

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