7 Dicembre
2014
Giulio Romano è volato via.
La città
di Messina perde uno dei suoi figli migliori, ma anche Mandanici diventa più
povera privata com'è di una amico, di una persona squisita e speciale. Non
sapendo continuare con le nostre parole prendiamo a prestito quanto ha
scritto il nostro compaesano Peppe Loteta.
Per i miei amici
messinesi - Questa è una delle ultime foto di Giulio Romano. L’ho scattata
a fine agosto a Landro, nella villa di campagna di Ciccio Cimino.
Stava già molto male. C’erano anche Nino Trifirò e Vanni Ronsisvalle. Giulio
Romano è morto oggi dopo
lunghe sofferenze affrontate con stoicismo, ironia, voglia di vivere. Era
architetto, titolare di cattedra, pittore, narratore. Ma, soprattutto,
animato da un profondo amore per Messina, la città natale che Giulio aveva
raccontano in due volumi:”I 123 anni di tram a Messina” e “200”,
quest’ultimo una storia della ricostruzione di Messina dopo il terremoto del
1908, rivissuta attraverso documenti inediti, avvenimenti, aneddoti e
testimonianze. Per me e i pochi fraterni amici di un tempo era Lilli, Lilli
Romano. La sua morte ci lascia più poveri e più soli. Addio, ti sia lieve la
terra. -
Giuseppe Loteta |