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5 Novembre 2014

4 Novembre 2014/28 luglio 1914

E' passato un secolo, ma sembra ieri, forse perché ci hanno influenzato con le informazioni scolastiche, forse perché è l'unica guerra che l'Italia ha vinto, forse perché molti mandaniciani ci hanno lasciato la pelle, forse perché ogni anno se ne ricorda l'evento con una commemorazione, forse perché solo in questa tragica guerra siamo stati per una volta tutti italiani, forse perché il sangue terrone versato sulle Alpi almeno per una volta aveva lo stesso colore di quello dei polentoni.

Anche quest'anno nel centenario dall'inizio della prima guerra mondiale, Mandanici si è riunita attorno ai suoi Caduti, caduti per gli ideali degli altri, per gli interessi degli altri, per le mire imperialistiche degli Stati,un massacro di vite umane che si sarebbe potuto e dovuto evitare, una mattanza di giovani incolpevoli sradicati con forza dai loro paesi e dai lavori agricoli o artigianali cui normalmente erano dediti.

A fare da corona davanti alla lapide le insegnanti della primaria Virginia Caffo,Tina Ciatto, Maria Giuseppa Ricciardi, Carmen Sturiale con tutti i loro alunni della scuola primaria e dell'infanzia.

In un silenzio surreale i bambini hanno scandito i nomi dei tanti Caduti mentre gli astanti ripetevano come da sempre: PRESENTE.

La prof.ssa Rosetta Nunziato ha dato lettura di alcuni scritti di suo padre Alfio tratti dal volumetto Rime a Mandanici edito da Armando Siciliano. Presente pure l'insegnante Graziella figlia del Carabiniere Bruno visibilmente commossa.

Il Sindaco Armando Carpo tricolorato ha ripercorso per lunghi tratti l'immane tragedia derivante dalle sconsiderate e sanguinose lotte che hanno accompagnato l'Europa nel lungo percorso di crescita verso l'unificazione di oggi ed ha espresso un segno di gratitudine per quanti hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.

Ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa della SS.Trinità il nuovo Parroco di Mandanici don Luciano D'Arrigo. Finita la Messa il corteo si è portato davanti al Monumento di piazza Dante.

La Giunta al completo, alcuni consiglieri comunali con il loro Presidente Anna Misiti hanno presenziato all'evento che a detta di tanti quest'anno è stato maggiormente sentito.

Presente, in rappresentanza della locale Caserma dei Carabinieri l'app.to Valentino Mantarro che ha seguito per tutto il tempo la cerimonia sugli attenti.

A suonare il SILENZIO come sempre in modo splendido da fare accapponare la pelle il trombettista Marcello Frattima da Messina.

Alla consolle Gaetano Ciatto.

La bandiera dei caduti di tutte le guerre, quasi sgualcita, durante la Santa Messa è stata tenuta stretta e affettuosamente abbracciata nelle mani dal soldato della seconda guerra mondiale Agatino Crimi, uno dei due superstiti, classe '22, che nella sua ancora fresca mente riavvolgeva il nastro della sua avventurosa vita di militare combattente e di prigioniero. L'altro superstite è Carmelo Favata pure del '22, partigiano. Icone ed eroi di cui la nuova Europa non ne ha di certo più bisogno.

Il Monumento era completamente addobbato di fiori come pure lo era stato il Cimitero nei giorni scorsi nella ricorrenza dei Defunti e da questo sito, partigiano, non possiamo che fare i complimenti al Sindaco e a tutta l'Amministrazione comunale.

Un plauso va anche alle insegnanti per il loro lavoro di ricerca. Per la prima volta insieme ai loro alunni hanno scavato nel vivo delle ferite riuscendo a scovare materiale storico fatto di foto inedite e di notizie molto interessanti che riguardano i nostri Caduti.