Home

 

4 Agosto 2013

La mostra delle monete apre i battenti

Le fotoUfficialmente aperta la mostra al pubblico delle antiche monete ritrovate nel lontano 20 agosto 1952 durante lavori di scavo nel sagrato del Duomo di Santa Domenica. La mostra resterà aperta fino al 22 settembre e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 22,00.

Il Sindaco Armando Carpo e l'Assessore Regionale alle infrastrutture Nino Bartolotta hanno tagliato il nastro dando ufficialmente il via alla visita delle monete.

Prima del taglio sono intervenuti il Presidente del Consiglio Avv. Annita Misiti, l'assessore ai beni culturali Giuseppe Briguglio, l'Assessore Regionale Nino Bartolotta, l'esperta dott.ssa Federica Siddi ed il Sindaco Armando Carpo. Presente in piazza anche Carmelo D'Angelo che ha ricordato quanto successe quel giorno e pure Gianni Semprevivo ha rammentato quei momenti essendo uno dei tanti ragazzini presenti.

Fa un certo effetto rivederle, dove sarebbe giusto che fossero, dopo averle viste per la prima volta nel 1984 a Siracusa.

Sembrano parlarci, ringraziarci, esortarci a non mollare, sono suadenti, bellissime, vanitose, impalpabili, gelose del loro passato che non passa. Chi più di duemila anni fa le ha toccate ?, chi le ha nascoste ?, da chi si volevano nascondere ?. Non ci rispondono, ci osservano mute, sembrano divertite davanti a tanta sana curiosità. L'arco cronologico delle monete va dal quarto secolo a.C. (Rhegium 350/270 a.C; Syracusae 317/310 a.C ) agli inizi del terzo secolo a.C.

Per Emilio Gabba e Georges Vallet il seppellimento è stato fatto a cura di “piccoli risparmiatori”ed è da collegarsi agli eventi bellici del 214/210 a.C.

Se possiamo esprimere un'annotazione, appena in punta di penna, ci sarebbe piaciuto vedere esposti nella sala, magari decentrati, gli articoli di Ciccio Misiti sulla Gazzetta del Sud come pure la pagina della monografia di Armando Carpo “Mandanici sulle tracce del passato” riguardante l'argomento in quanto sono stati loro durante tutti questi anni di silenzi assordanti ad auspicare e a spingere a ché questo evento oggi si potesse verificare, ma si sa nemo propheta in patria. Poi sarebbe stato giusto, visto che era possibile e non difficile,indicare con una targa sulla Piazza del Duomo il luogo esatto del ritrovamento. Ma questi sono solo insignificanti dettagli in un contesto culturale di alta qualità.

Speriamo almeno che gli organizzatori invitino la Prof. ssa Maria Caccamo Caltabiano della Cattedra di Numismatica greca e romana di Messina per avere degli approfondimenti più interessanti magari all'interno di una conferenza da tenere nei giorni a seguire

Numerosi sono stati i visitatori presenti all'inaugurazione della mostra e dai loro sguardi si sono dimostrarti molto attenti,curiosi e increduli nell'osservare il “tesoretto” mandaniciano.

Il Duo Palazzolo con il concerto di Arpe ha chiuso la serata tra scroscianti applausi.