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29 Aprile 2012

Placido Caminiti

Ingrandimento immaginePurtroppo è venuto a mancare all'affetto dei suoi Placido Caminiti. Fu uno dei primi mandanicesi a partire nel lontano 1949 per il Belgio. Da allora fu adottato da quella Nazione ma non si dimenticò mai della sua Mandanici. Quasi ogni anno ritornava a rivedere i suoi cari e la sua casa frutto di tanti sacrifici, costruita con le rimesse di denaro proprio dal Belgio. Inizialmente come tutti gli emigranti lavorò nelle miniere, successivamente nella fabbrica tessile detta Fabeltà. Con i tanti sacrifici riuscì a comprarsi casa pure in quella nazione nel Comune di Tubize.

Da giovane era impegnato nei duri lavori di campagna il cui inizio lavorativo era rappresentato dal levare del sole, la fine giornata dal buio, la retribuzione abbastanza incerta.

Stanco del duro lavoro in campagna, subito dopo la seconda guerra mondiale, decise di partire e partì verso il Belgio che allora non era certamente vicino come oggi, lasciando dietro di se lacrime e speranze. La sua famiglia era rimasta in Italia, il desiderio di ritornare era forte, ma l'integrazione positiva nel nuovo Stato e l'idea che anche i figli avrebbero potuto trovare un avvenire migliore, lo convinsero a metà degli anni sessanta a trasferire tutta la sua sua famiglia in Belgio, ma Mandanici era sempre nel suo cuore e nella sua lucida mente.

Placido Caminiti è il classico figlio del quale Mandanici può andare fiera.