Fremiti di tricolori
risplendono
nel pieno fervore
di vita italica.
Dall’algide vette
alpine
un giorno fulgenti di speme,
oggi reali frontiere
dischiuse
al progresso del mondo,
all’umile sponde,
all’isole
ridenti di mare e di cielo,
dispiegasi il palpito giovane
di questa
appena centenaria
Italia.
Centocinquant’anni,
un attimo solo
di fronte alla vita
dei popoli,
o Italia fanciulla!
Rivivono,
ammantati di gloria
i grandi di ieri;
risorgono dai cimiteri,
coronati di grata memoria,
i volti pensosi, sognanti
di quelli
che primi ti vollero
unita.
Non sventola sulla laguna
più il bianco vessillo
di resa impotente;
sbocciata
dal sogno grande
dei martiri,
al sole risplende
oggi
la nostra bandiera,
mirabile fiore
che fonde
in un palpito solo
i figli d’Italia,
dal silente candore
dell’Alpi
non più rombanti di guerre,
ai tramonti di fuoco,
corruschi
delle giubbe e del sangue
dei Mille,
ai verdi campi
fecondi
nel fervore dell’opre.
Centocinquant’anni
d’irto cammino,
di lotte,
un periodo d’affanni,
un attimo solo
di vita
di fronte alla storia,
un attimo, grande,
di gloria.
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