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24 Novembre 2017

Mandanici. Recuperata la salma di Giuseppe Mastroeni

Ieri sera quando verso le ore venti sono arrivati i rocciatori di Catania a Mandanici, il Sindaco di Antillo Davide Paratore ha manifestato tutta la sua amarezza e rabbia per i tempi biblici che si sono resi necessari per venire da Catania, lamentandosi pure del modus operandi dell'elicottero che alla prima difficoltà dovuta alla nebbia é volato via, mentre un quarto d'ora dopo la visibilità era ritornata ottimale. Sarebbe stato sufficiente attendere una mezz'ora al campo sportivo di Mandanici, distante circa un chilometro in linea d'aria, ed eventualmente in caso di persistenza della nebbia ripartire sempre prima dell'arrivo del buio.

La dinamica dell'incidente sembra abbia del destino crudele. Un masso si stacca a monte di un canalone o vallone (giamondo) distante circa 300 metri da dove si trovava il malcapitato cacciatore. Il masso utilizzando la forte pendenza del luogo non è stato fermato nemmeno dalla fitta vegetazione e pur essendosi frantumato in mille pezzi é arrivato a colpire come scheggia impazzita la parte posteriore della testa del Mastroeni, che se magari si fosse accorto di quanto gli stava succedendo non aveva possibilità di fuga.

Peppe Saitta e Antonio Sturiale hanno accompagnato i rocciatori per indicare loro la strada.

E questo per quanto riguarda ieri sera.

La mattinata di oggi:

Intorno all'una di questa notte appena trascorsa il soccorso alpino di Catania ed i Vigili del fuoco del distaccamento di Messina sono riusciti con tanta difficoltà a portare fuori dal vallone giamondo, alle pendici di monte Cavallo nel territorio di Mandanici, la salma del povero Giuseppe Mastroeni.