Subito dopo,
nel dicembre 1816, divenne carta straccia, pur non essendo stata abolita
formalmente, il Re divenuto più forte, con un semplice decreto fuse il Regno
di Sicilia con quello di Napoli e addio sogni di gloria per la neonata
nazione siciliana.
La Costituzione
fu ripresa con alcuni correttivi il il 10 luglio del 1848 dal Parlamento
generale di Sicilia presieduto da Ruggero Settimo e rimase in vigore fino al
15 maggio del 1849 quando l'esercito borbonico riuscì con la forza a
riprendersi la Sicilia. Cardini importanti dello Statuto del 1848 erano:
Tutto ciò che non é proibito dalla legge, é permesso (titolo VI Articolo
93), e che la Sicilia sarà
sempre Stato indipendente (titolo I articolo 2)
Se vogliamo
essere ancora più pignoli andando indietro nel tempo ci potremmo riferire ai
Capitoli approvati a Catania dal Parlamento siciliano convocato nel 1296 da
Federico d'Aragona che fecero di fatto la prima monarchia costituzionale del
mondo. Checché se ne dica.
Nel 1925 con
l'avvento del fascismo molti dei contenuti dello Statuto albertino,
applicato anche in Sicilia fin dal 17 marzo del 1861, furono aboliti,
affossando le libertà di stampa, di associazione, di opposizione
parlamentare, furono altresì aboliti i consigli comunali.
Il Presidente
del nostro Consiglio comunale Anna Misiti, che di professione fa l'avvocato,
ha avuto la brillante idea di celebrare i 70 anni della Costituzione
italiana convocando il Consiglio comunale in seduta aperta agli interventi
del pubblico, ed extra moenia, per la celebrazione dell'importante
anniversario come si trattasse di un nostro parente stretto che compie gli
anni. Mancavano solo le candeline e la torta.
Il Consiglio si é riunito non nella consueta aula consiliare di Via Roma 20
ma nei locali del Museo etno-antropologico o ex chiesa del SS. Salvatore.
Presenti alla
cerimonia, oltre ai consiglieri comunali, un numeroso e attento pubblico
molti dei quali in rappresentanza delle più apprezzate rappresentazioni
civili.
Presenti gli
studenti delle medie superiori di Mandanici frequentanti gli istituti
scolastici posti lungo la marina che con grande attenzione e semplicità sono
riusciti a riflettere e a farci riflettere approfondendo alcune tematiche
riguardanti la Costituzione che continua ad essere un faro di certezze non
solo per gli addetti ai lavori ma anche per i comuni cittadini, un patto
guida tra cittadini di una stessa Comunità dal quale a nessuno é consentito
deragliare.
Per evidenti
ragioni non siamo in grado di fornire ai nostri lettori con la dovuta
compiutezza le riflessioni che sono state snocciolate a cura dei vari
relatori durante lo svolgimento dell'interessante convegno. Per cui vi
proponiamo solo una breve sintesi.
Per gli
studenti sono intervenuti Sofiya Krasnova e Sofia Giannetto, dello
scientifico di Santa Teresa di Riva, si sono soffermate sull'art.1 della
Costituzione che per non morire deve suscitare passioni, e con le passioni
anche i contrasti. Auspicano che vengano eliminate le diseguaglianze
territoriali per cui anche il meridione d'Italia possa avere le stesse
opportunità utilizzando per lo scopo la gran quantita di beni immateriali e
materiali di cui disponiamo.
Mattia Cafeo,
Domenico Caminiti, Morena Ciatto, Domenico Ravidà, sempre del liceo di Santa
Teresa di Riva, hanno ripercorso le varie tappe che si sono succedute per
arrivare al testo finale della Costituzione e come il primo comma dell'art.1
sancisce che il lavoro é di una importanza così elevata da essere ritenuto
fondamentale così come pure Darwin nella sua teoria dell'evoluzione
affermava che il lavoro nobilita l'uomo.
La prof.ssa
Nuccia Foti, insegnante di lettere allo scientifico di Santa Teresa nonché
Presidente dell'Osservatorio permanente dei beni culturali dell'Unione dei
Comuni delle Valli joniche dei peloritani si é detta contenta per la grande
disponibilità dimostrata dal Comune di Mandanici per gli avvenimenti
culturali passati e per quelli che intende portare avanti nel prossimo
futuro.
La dirigente
scolastica dell'istituto comprensivo di Roccalumera prof.ssa Sauastita Guta
per la quale la scuola si deve assumere un peso importante inculcando agli
alunni il senso di appartenenza. Abbiamo l'obbligo come insegnanti di
decodificare e semplificare i concetti presenti nella Costituzione. I
docenti, altresì, devono sperimentare nuove metodologie di approccio che
siano semplici ed alla portata dei bambini.
L'avv. Vincenzo
Ciraolo Presidente dell'Ordine degli avvocati di Messina ha ripercorso la
vita della Costituzione ribadendo che se oggi siamo qui a discutere di
questi temi lo si deve alle persone valorose che ad un certo punto della
nostra storia si sono opposti anche a costo della loro vita. Ha sviscerato
poi l'art.34 per una scuola aperta a tutti a prescindere dalle condizioni
sociali,economiche e territoriali.
Il dott.
Calogero Leanza di Messina, figlio dell'ex Presidente della Regione
siciliana, ha parlato di una Costituzione in continuo movimento
soffermandosi in particolare sull'art.21
Il dott.
Giuseppe Trimarchi editore di Tempostretto online di Messina ha analizzato
diversi articoli della Costituzione soffermandosi in particolar modo sulla
stampa, che deve essere libera per poter svolgere un ruolo determinante in
questa architettura istituzionale, mentre la Costituzione impedisce
l'insorgere di derive autocratiche. Ha ripercorso le vicissitudini
incontrate con l'ex Sindaco di Messina Renato Accorinti tanto da essersi
dovuto rivolgere al Prefetto. Facendo autocritica ha ricordato come troppo
spesso la stampa ha abituato i politici a ricevere un atteggiamento
ossequioso per cui occorre fare pure autocritica essendo la libertà di
stampa una grande responsabilità.
La Prof.ssa
Maria Carmela Lipari dirigente scolastica del liceo scientifico-classico
Trimarchi-Caminiti di Santa Teresa di Riva. Per la dirigente la Costituzione
é la casa in cui ci sono i diritti e i doveri di tutti. Particolare
attenzione ha posto sugli artt.30 e 33.
La seduta
consiliare é stata verbalizzata dalla dott.ssa Roberta Freni alla presenza
dei consiglieri ed assessori comunali tra i quali la maestra Anna Maria
Crimi Assessore alla cultura del Comune.
Finiti gli
interventi di tutti i relatori hanno preso il palcoscenico i bambini della
primaria di Mandanici che, sapientemente preparati dalle loro insegnanti,
hanno rappresentato i dodici principi fondamentali della Costituzione (i
primi dodici articoli) 1-la natura repubblicana, 2-i diritti inviolabili,
3-l'uguaglianza di tutti i cittadini, 4-diritto-dovere al lavoro, 5-l'unità
della Repubblica, 6-minoranze linguistiche, 7-Stato e Chiesa, 8-minoranze
religiose, 9-sviluppo della cultura,10-diritto internazionale-stranieri,
11-ripudio della guerra, 12-il tricolore italiano.
Un buffé ha
chiuso la serata.
NOTA PER GLI
APPASSIONATI DEI NUMERI:
L'Assemblea
Costituente era uscita fuori dalle elezioni del 2 giugno del 1946 durante le
quali si fece pure il referendum per la scelta della Repubblica o della
Monarchia
A Mandanici per
l' Assemblea Costituente si votò così:
Democrazia
cristiana voti 87
Partito
siciliano del lavoro voti 4
Partito
comunista voti 28
Movimento
nazionale ricostruzione voti 9
Movimento
indipendenza siciliana voti 9
Partito
socialista voti 13
Uomo qualunque
voti 12
Partito
repubblicano voti 360
Partito
d'azione voti 4
Etna con
trinacria voti 11
Unione
democratica nazionale voti 130
Blocco della
libertà voti 77
Totale voti di
lista 744
Schede nulle 1
Schede bianche
22
Voti di lista
nulli 85
Totale votanti
852
mentre nella
stessa giornata per il Referendum si votò così:
Per la
Repubblica voti 451
per la
Monarchia voti 353
schede nulle 21
schede bianche
27
Totali votanti
852 di cui Maschi 406 Femmine 446 (queste ultime votavano per la prima
volta)
Mandanici 21
novembre 2018