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22 Novembre 2018

Settant'anni.....e ...li dimostra tutti
 

Come tutti sappiamo il 22 dicembre del 1947 é stata approvata, dall'Assemblea costituente, la Costituzione italiana composta da ben 139 articoli la cui promulgazione avvenne il 27 dello stesso dicembre mentre l'entrata in vigore porta la data del primo gennaio del 1948. A conti fatti sono ad oggi settant'anni, dieci mesi e ventuno giorni.

Oggi non abbiamo più in vigore il testo originario ma quello che durante il corso degli anni é stato modificato con apposite leggi di revisione costituzionale previste dall'art..138. La modifica più corposa é stata fatta nel 2001 (G.U.R.I. n.248 del 24 ottobre 2001) quando si diedero più poteri alle autonomie locali modificandone il Titolo V della parte seconda.

Altra importante modifica era stata prevista dal referendum del 4 dicembre 2016 e come tutti ricordiamo rappresentò per l'allora Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi la classica buccia di banana.

Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la nostra Costituzione é ''una Carta capace di creare un sistema complesso di pesi e contrappesi, in cui nessuno da solo può esercitare troppi poteri’. Ciò é una ulteriore dimostrazione del fatto che la revisione costituzionale non può dipendere da architetture e tecnicismi politici, bensì da un vero e proprio momento costituente che, però, non si scorge all’orizzonte. La nostra Costituzione è e sarà il vento benefico che soffia su tutto il nostro Paese''.

Fino all'avvento del fascismo, era stato lo Statuto albertino del 1848 a regolare la vita della giovane nazione italiana. Si trattava di una concessione unilaterale elargita benevolmente dal Re.

Mentre per quanto ci riguarda la Sicilia aveva avuto la sua Costituzione nel 1812 con la quale fu abolito il feudalesimo e con esso ogni forma di schiavitù e già allora ci fu la netta separazione tra i tre poteri dello Stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. Nella Camera dei Pari, suddivisa in Temporali e Spirituali, Mandanici aveva un posto di diritto nei Pari Spirituali con l'Abate Commendatario dell'Abbazia di Santa Maria di Mandanici.

Così al Capo IX: (Libertà,diritti e doveri del cittadino)

«Ogni cittadino siciliano sarà in dovere di conoscere la Costituzione del regno, e tutte le leggi che la compongono; e perciò sarà obbligo dei parrochi e dei magistrati municipali d’istruire della Costituzione del 1812 tutti coloro, che appartengono ai loro quartieri ed al loro comune; come egualmente sarà dovere della Università, e delle scuole pubbliche e private, di leggere due volte l’anno la Costituzione.»

Subito dopo, nel dicembre 1816, divenne carta straccia, pur non essendo stata abolita formalmente, il Re divenuto più forte, con un semplice decreto fuse il Regno di Sicilia con quello di Napoli e addio sogni di gloria per la neonata nazione siciliana.

La Costituzione fu ripresa con alcuni correttivi il il 10 luglio del 1848 dal Parlamento generale di Sicilia presieduto da Ruggero Settimo e rimase in vigore fino al 15 maggio del 1849 quando l'esercito borbonico riuscì con la forza a riprendersi la Sicilia. Cardini importanti dello Statuto del 1848 erano: Tutto ciò che non é proibito dalla legge, é permesso (titolo VI Articolo 93), e che la Sicilia sarà sempre Stato indipendente (titolo I articolo 2)

Se vogliamo essere ancora più pignoli andando indietro nel tempo ci potremmo riferire ai Capitoli approvati a Catania dal Parlamento siciliano convocato nel 1296 da Federico d'Aragona che fecero di fatto la prima monarchia costituzionale del mondo. Checché se ne dica.

Nel 1925 con l'avvento del fascismo molti dei contenuti dello Statuto albertino, applicato anche in Sicilia fin dal 17 marzo del 1861, furono aboliti, affossando le libertà di stampa, di associazione, di opposizione parlamentare, furono altresì aboliti i consigli comunali.

Il Presidente del nostro Consiglio comunale Anna Misiti, che di professione fa l'avvocato, ha avuto la brillante idea di celebrare i 70 anni della Costituzione italiana convocando il Consiglio comunale in seduta aperta agli interventi del pubblico, ed extra moenia, per la celebrazione dell'importante anniversario come si trattasse di un nostro parente stretto che compie gli anni. Mancavano solo le candeline e la torta.


Il Consiglio si é riunito non nella consueta aula consiliare di Via Roma 20 ma nei locali del Museo etno-antropologico o ex chiesa del SS. Salvatore.

Presenti alla cerimonia, oltre ai consiglieri comunali, un numeroso e attento pubblico molti dei quali in rappresentanza delle più apprezzate rappresentazioni civili.

Presenti gli studenti delle medie superiori di Mandanici frequentanti gli istituti scolastici posti lungo la marina che con grande attenzione e semplicità sono riusciti a riflettere e a farci riflettere approfondendo alcune tematiche riguardanti la Costituzione che continua ad essere un faro di certezze non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i comuni cittadini, un patto guida tra cittadini di una stessa Comunità dal quale a nessuno é consentito deragliare.

Per evidenti ragioni non siamo in grado di fornire ai nostri lettori con la dovuta compiutezza le riflessioni che sono state snocciolate a cura dei vari relatori durante lo svolgimento dell'interessante convegno. Per cui vi proponiamo solo una breve sintesi.

Per gli studenti sono intervenuti Sofiya Krasnova e Sofia Giannetto, dello scientifico di Santa Teresa di Riva, si sono soffermate sull'art.1 della Costituzione che per non morire deve suscitare passioni, e con le passioni anche i contrasti. Auspicano che vengano eliminate le diseguaglianze territoriali per cui anche il meridione d'Italia possa avere le stesse opportunità utilizzando per lo scopo la gran quantita di beni immateriali e materiali di cui disponiamo.

Mattia Cafeo, Domenico Caminiti, Morena Ciatto, Domenico Ravidà, sempre del liceo di Santa Teresa di Riva, hanno ripercorso le varie tappe che si sono succedute per arrivare al testo finale della Costituzione e come il primo comma dell'art.1 sancisce che il lavoro é di una importanza così elevata da essere ritenuto fondamentale così come pure Darwin nella sua teoria dell'evoluzione affermava che il lavoro nobilita l'uomo.

La prof.ssa Nuccia Foti, insegnante di lettere allo scientifico di Santa Teresa nonché Presidente dell'Osservatorio permanente dei beni culturali dell'Unione dei Comuni delle Valli joniche dei peloritani si é detta contenta per la grande disponibilità dimostrata dal Comune di Mandanici per gli avvenimenti culturali passati e per quelli che intende portare avanti nel prossimo futuro.

La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Roccalumera prof.ssa Sauastita Guta per la quale la scuola si deve assumere un peso importante inculcando agli alunni il senso di appartenenza. Abbiamo l'obbligo come insegnanti di decodificare e semplificare i concetti presenti nella Costituzione. I docenti, altresì, devono sperimentare nuove metodologie di approccio che siano semplici ed alla portata dei bambini.

L'avv. Vincenzo Ciraolo Presidente dell'Ordine degli avvocati di Messina ha ripercorso la vita della Costituzione ribadendo che se oggi siamo qui a discutere di questi temi lo si deve alle persone valorose che ad un certo punto della nostra storia si sono opposti anche a costo della loro vita. Ha sviscerato poi l'art.34 per una scuola aperta a tutti a prescindere dalle condizioni sociali,economiche e territoriali.

Il dott. Calogero Leanza di Messina, figlio dell'ex Presidente della Regione siciliana, ha parlato di una Costituzione in continuo movimento soffermandosi in particolare sull'art.21

Il dott. Giuseppe Trimarchi editore di Tempostretto online di Messina ha analizzato diversi articoli della Costituzione soffermandosi in particolar modo sulla stampa, che deve essere libera per poter svolgere un ruolo determinante in questa architettura istituzionale, mentre la Costituzione impedisce l'insorgere di derive autocratiche. Ha ripercorso le vicissitudini incontrate con l'ex Sindaco di Messina Renato Accorinti tanto da essersi dovuto rivolgere al Prefetto. Facendo autocritica ha ricordato come troppo spesso la stampa ha abituato i politici a ricevere un atteggiamento ossequioso per cui occorre fare pure autocritica essendo la libertà di stampa una grande responsabilità.

La Prof.ssa Maria Carmela Lipari dirigente scolastica del liceo scientifico-classico Trimarchi-Caminiti di Santa Teresa di Riva. Per la dirigente la Costituzione é la casa in cui ci sono i diritti e i doveri di tutti. Particolare attenzione ha posto sugli artt.30 e 33.

La seduta consiliare é stata verbalizzata dalla dott.ssa Roberta Freni alla presenza dei consiglieri ed assessori comunali tra i quali la maestra Anna Maria Crimi Assessore alla cultura del Comune.

Finiti gli interventi di tutti i relatori hanno preso il palcoscenico i bambini della primaria di Mandanici che, sapientemente preparati dalle loro insegnanti, hanno rappresentato i dodici principi fondamentali della Costituzione (i primi dodici articoli) 1-la natura repubblicana, 2-i diritti inviolabili, 3-l'uguaglianza di tutti i cittadini, 4-diritto-dovere al lavoro, 5-l'unità della Repubblica, 6-minoranze linguistiche, 7-Stato e Chiesa, 8-minoranze religiose, 9-sviluppo della cultura,10-diritto internazionale-stranieri, 11-ripudio della guerra, 12-il tricolore italiano.

Un buffé ha chiuso la serata.

NOTA PER GLI APPASSIONATI DEI NUMERI:

L'Assemblea Costituente era uscita fuori dalle elezioni del 2 giugno del 1946 durante le quali si fece pure il referendum per la scelta della Repubblica o della Monarchia

A Mandanici per l' Assemblea Costituente si votò così:

Democrazia cristiana voti 87

Partito siciliano del lavoro voti 4

Partito comunista voti 28

Movimento nazionale ricostruzione voti 9

Movimento indipendenza siciliana voti 9

Partito socialista voti 13

Uomo qualunque voti 12

Partito repubblicano voti 360

Partito d'azione voti 4

Etna con trinacria voti 11

Unione democratica nazionale voti 130

Blocco della libertà voti 77

Totale voti di lista 744

Schede nulle 1

Schede bianche 22

Voti di lista nulli 85

Totale votanti 852

mentre nella stessa giornata per il Referendum si votò così:

Per la Repubblica voti 451

per la Monarchia voti 353

schede nulle 21

schede bianche 27

Totali votanti 852 di cui Maschi 406 Femmine 446 (queste ultime votavano per la prima volta)

 

Mandanici 21 novembre 2018