Articolo del
20 novembre 2009
Monastero di
Badia. Il Comune si riprende la gestione
E’
durata poco più di tre anni la convenzione stipulata tra il Comune di
Mandanici e l’Arcidiocesi ortodossa d’Italia con sede a Venezia. Il Comune
avendo riscontrato, in seguito a ispezioni, che l’Arcidiocesi ortodossa non
ha provveduto a curare i necessari interventi manutentivi, lasciando
l’immobile in stato di degrado e abbandono, con delibera consiliare n.48 del
9 novembre 2009, ad unanimità di voti, ha provveduto a revocare la
convenzione stipulata in data 10 gennaio 2006 e a dichiararne la relativa
decadenza.
In seguito
all’avvio della procedura di revoca iniziata con nota n. 3774 del 14
settembre il Metropolita Gennadios con nota del 13 ottobre ne aveva preso
atto delle intenzioni della nuova Amministrazione e aveva incaricato padre
Giovanni Festa per le operazioni di trasloco dei beni appartenenti alla
Chiesa ortodossa.
Padre Giovanni
Festa a mezzo fax datato 22 ottobre ha comunicato che l’Arcidiocesi
ortodossa nel prendere atto della decisione del Comune non intendeva
intraprendere nessun contenzioso con l’Amministrazione chiedendo solo tempo
fino al 15 dicembre per lo sgombero delle suppellettili ivi presenti.
Si chiude in
questo modo una bella pagina (nelle intenzioni) della nostra storia
locale,nella quale tante erano le aspettative riposte da chi veramente ci
aveva creduto come progetto di crescita per un territorio con antica
vocazione agricola di poco spessore economico e in fase di completo
abbandono.
Purtroppo con
il tempo sono rimaste deluse le aspettative anche dei più favorevoli i quali
si sono dovuti ricredere a favore di quanti hanno avanzato una petizione
popolare per la revoca della convenzione.
Ci auguriamo
che questa Amministrazione abbia le idee chiare su come dovrà essere
utilizzato un bene monumento nazionale di così grande rilevanza
architettonica,storica,culturale e religiosa.
Il Monastero di
Badia è l’anima di Mandanici,è la storia di Mandanici,rappresenta le radici
profonde che ci conducono indietro nel tempo fino al 1100. Non dimentichiamo
che il nostro Abate pro-tempore aveva di diritto un posto nel Parlamento
siciliano, il più antico d’Europa. Ancora oggi il Monastero deve
necessariamente rappresentare il presente e il futuro per Mandanici al quale
ci dobbiamo aggrappare per non sprofondare oltre. |