Il
Sindaco di Mandanici Armando Carpo non ci sta alle soluzioni che i suoi
colleghi rivieraschi hanno avvalorato durante la varie riunioni sul
raddoppio della linea ferrata tra Giampilieri e Fiumefreddo e per questo ha
preso carta e penna ed ha scritto un invito a tutti i suoi colleghi a
rivedere le loro posizioni.
Non mette in
discussione il nuovo tracciato previsto più a monte dell'attuale, ma mette
in discussione la dismissione del vecchio tracciato dove i suoi colleghi
hanno già pensato di fare di tutto tranne quello che sarebbe più giusto
fare. Una metropolitana di superficie.
E' impensabile
per un residente di Mandanici o Pagliara o della stessa Roccalumera andare a
prendere il treno ad Alì per andare a Messina, tanto vale si fa altri
quattro passi di musica ed é bello arrivato a Messina. Così vale per gli
altri Comuni montani ed anche per tutti gli altri che non troveranno più la
stazione nei loro paesi.
Siamo a metà
degli anni settanta quando già si parlava di questo benedetto doppio
binario, i Sindaci con la S maiuscola di allora si riunirono nella sala
consiliare del Comune di Nizza di Sicilia e tutti indistintamente dopo aver
dato la loro adesione di massima alla costruzione del doppio binario si
espressero in modo univoco che sull'antico tracciato si facesse una
metropolitana di superficie così come il Sindaco di Mandanici, senza sapere
quello che si era deciso allora, propone pure oggi.
Sembra che ogni
Sindaco nei tratti di ferrovia dismessi voglia fare non so che, quando é la
stessa tipologia del territorio che dà le risposte: Metropolitana di
superficie. In meno venti minuti saremmo a Messina tutti, indistintamente,
con una frequenza di collegamenti diversa da quelli a goccia di oggi.
E gli autobus
potrebbero fare solo la spola a pettine tra i Comuni montani e le singole
stazioni ferroviarie, invece di intasare, di inquinare la SS 114 dove
passare per i mezzi pesanti, come gli autobus, e sempre un'avventura.
Provare per credere. Da Roccalumera a Messina, se tutto va bene, si
impiegano 45 minuti.
Il Sindaco di
Mandanici non era stato mai invitato alle riunioni che si sono succedute,
l'ultima a Roma, per discutere l'argomento in quanto il raddoppio non
attraversa il suo territorio ma i disagi, quelli si, sono di sua pertinenza.
Non sappiamo
come andrà a finire, ma nessuno nei tempi che verranno potrà dire, ma però,
non ci avevamo pensato. Sarà troppo tardi.