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17 dicembre 2009

Gita d’istruzione a Mandanici

Ingrandimento immagineGli alunni della seconda classe della scuola secondaria di 1° grado sezione A e B dell’istituto comprensivo di Furci Siculo e la pluriclasse di Casalvecchio Siculo hanno effettuato una gita d’istruzione a Mandanici. La scolaresca è stata seguita lungo tutto il percorso dalle loro insegnanti Prof.sse Rosetta Nunziato, Antonella Prestamburgo e Palma Settimo. Lo scopo della gita è stato quello di conoscere e valorizzare le numerose bellezze paesaggistiche, architettoniche e ambientali che si trovano nei paesi viciniori alla loro scuola. Hanno avuto così modo di visitare la Chiesa madre di Santa Domenica V.M. con tutta la sua bellezza architettonica e con tutte le sue preziose tele. Gli alunni si sono soffermati affascinati in particolar modo davanti alla tela della Madonna col Bambino in trono da qualche studioso attribuita al De Saliba da qualche altro a Girolamo Alibrandi in ogni caso della scuola antonelliana per gli innegabili riferimenti stilistici. A fare gli onori di casa e da Cicerone il nuovo parroco Don Domenico Manuli il quale ha spiegato agli studenti che la Chiesa nelle attuali forme barocche è da datare fine sedicesimo e tutto il diciassettesimo secolo. Venne tuttavia costruita in tale forme su una chiesetta del 13° secolo sempre dedicata a Santa Domenica. Gli alunni si sono poi portati nella vicina biblioteca, palazzotto nobiliare seicentesco, ove hanno avuto modo di osservare il grande patrimonio librario presente proveniente dalla biblioteca di don Sebastiano Miceli da qualche anno completamente restaurato. A fare gli onori di casa il tecnico comunale P.e. Santino Crimi che ne ha approfittato per ricordare la prossima manifestazione culturale organizzata dall’Amministrazione comunale dal titolo “la settimana del Libro” che si svolgerà dal 19 al 27 dicembre p.v.

La gita ha proseguito il suo fruttuoso percorso con la visita al museo etnoantropologico posto nell’ex chiesa sconsacrata del SS. Salvatore posta al di là del torrente Cavallo. Sono stati informati come la chiesa avendo subito più alluvioni nel diciannovesimo secolo in seguito all’ultimo devastante straripamento del torrente nel 1880 venne completamente interrata e abbandonata. Interventi successivi l’hanno riportata alla fruizione collettiva. E’ stato spiegato dalla prof.ssa Nunziato come prima dell’avvento dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804, esteso all’Italia il 5 settembre 1806, i morti venivano seppelliti in nicchie ricavate nel pavimento delle chiese . Con l’editto vennero istituiti i cimiteri e per motivi egualitari era vietato che sui sepolcri fossero poste epigrafi. La prof.ssa continua ancora ricordando il carme “I sepolcri” del Foscolo del 1806, ateo e materialista, in controtendenza all’editto perché ritiene che le tombe consentono di credere che i propri cari non siano morti del tutto se qualcuno li ricorderà rendendo omaggio alle loro tombe ( pur nuova legge impone oggi i sepolcri fuor de’ guardi pietosi,e il nome a’ morti contende).

Sicuramente i bambini, nonostante la giornata uggiosa e piovosa, hanno arricchito il loro bagaglio culturale scoprendo cose così tanto vicine a loro ma che fino a oggi ignoravano. Un grazie i ragazzi lo devono pure alla loro dirigente scolastica Prof.ssa Annabella Sgroi sensibile da sempre ai problemi del territorio nel quale opera con tanta professionalità.

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