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13 aprile 2010

Per non dimenticare

Ingrandimento immagineNel nostro territorio le olive per secoli sono state raccolte mediante battitura delle fronde con dei lunghi bastoni in modo da fare cadere i frutti su delle tende di stoffa (fassati) prima, su reti di plastica ora. Nella nostra lingua l'operazione viene detta rimazzari e i bastoni rimazzi.

L'olivo per Mandanici ha avuto una enorme importanza sociale ed economica per molti secoli e nello stesso tempo rappresenta a tutt'oggi l'elemento più importante del nostro paesaggio.

Le olive che per maturazione naturale o per il cattivo tempo cadevano venivano raccolte una dopo l'altra da terra, collocate provvisoriamente nto panaru. Ciò comportava naturalmente un grande dispendio di energie e di tempo. A dura prova era messa pure la salute dei contadini considerando che la raccolta si svolgeva nel periodo piovoso e freddo iniziando ai primi di novembre per protrarsi a tutto marzo e qualche annata pure ad aprile dell'anno successivo.

Per non dimenticare i grandi sacrifici sostenuti dai nostri padri e per rendere loro omaggio per il duro lavoro che hanno dovuto sopportare l'Amministrazione comunale ha incaricato Venera Spadaro da Mandanici, pittrice e scultrice, per la realizzazione di un bassorilievo in ceramica e terracotta che rappresentasse in sintesi l'olivo e il lavoro ad esso legato.

Il pregevole lavoro di Tina Spadaro è stato collocato a cura di David Romeo all'ingresso del serro di Badia, vicino alla strada di accesso per il Monastero e ci da l'opportunità di rivivere un percorso storico importante della nostra gente.

Tina Spadaro è così brava che potrebbe realizzare un altro bassorilievo dedicato questa volta agli emigranti che per tanti anni, e ancora oggi, hanno rappresentato la sofferenza, la speranza ma nello stesso una sconfitta per una Comunità costretta suo malgrado a fare emigrare verso ogni parte del mondo i suoi figli migliori.

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