Ancora in
vigore l'ordinanza n.8 emessa dal Sindaco Armando Carpo in data 27 maggio
2010 per la chiusura al pubblico della chiesa di S. Domenica.
Si è trattato di un atto dovuto
essendosi riscontrati a suo tempo da parte dell'ing. Salvatore Stopo gravi
pericoli imminenti per la pubblica incolumità.
I lavori originariamente previsti e
affidati all'Impresa Giuffrida sono stati modificati in corso d'opera e si è
provveduto giusto in tempo alla sistemazione del soffitto sopra il transetto
e sopra l'abside mentre a causa dei pochi fondi previsti non si è potuto
indagare sulla staticità del soffitto della navata centrale.
Per eseguire questo lavoro di
ricognizione sembra sia necessaria la somma di circa € 10.000,00.
La Chiesa non dispone di questa
somma e il Parroco padre Domenico Manuli si è rivolto alla Curia ma sembra
che anche lì il piatto pianga.
Qualcuno ha suggerito di fare una
colletta in paese, qualche altro obietta ammesso che si riesca a recuperare
la somma occorrente dalla colletta come ci si comporterà se dalla
ricognizione dovesse risultare la necessità d' intervenire in modo organico
sul soffitto con una spesa stimata in cifre molto superiori ?
Sarebbe, riteniamo, compito della
Soprintendenza ai monumenti di Messina e dell'Assessorato regionale per i
beni culturali intervenire al più presto per risolvere in modo definitivo il
problema, che non è tanto nella difficoltà di non potere utilizzare
l'immobile da parte dei fedeli ma quanto nei maggiori inestimabili costi che
si dovranno affrontare nel caso di un crollo dell'intero soffitto a
cassettoni e nella perdita definitiva di un patrimonio artistico e culturale
di rara bellezza.
Non crediamo che chi è preposto per
legge alla tutela dei beni monumentali possa lavarsi le mani come quel
famoso Ponzio.
Non è d'altronde pensabile ad uno
sponsor privato che si possa interessare di Mandanici e della sua Chiesa, il
ritorno d'immagine non ne vale la spesa,poi non si sa mai.
Nel frattempo le funzioni religiose
continuano a tenersi all'interno della Chiesa della SS. Trinità che molto
spesso non riesce a contenere i tanti fedeli specialmente nelle ricorrenze
religiose più sentite.