Molti
anni orsono, eravamo alla fine degli anni sessanta, l'allora Sindaco Fasti
insieme ad alcuni proprietari decisero di costruire l'interpoderale che dal
ponte Cosentino, seguendo una antica trazzera comunale, avrebbe portato alla
contrada di Cuzza. Per stabilirne gli attraversamenti nei terreni dei
singoli proprietari con gli inevitabili danni si fece una riunione
collettiva nell'aula consiliare. Dall' accesa discussione è emerso chiaro
che tutti volevano la strada ma che essa appena appena avrebbe dovuto
lambire il proprio terreno anche se ciò avrebbe comportato un allungamento
del tragitto o peggio ancora avrebbe potuto raggiungere delle pendenze
proibitive. La discussione si era infervorata a tal punto che il Sindaco di
un Comune a noi vicino, presente alla riunione in quanto proprietario
anch'egli di un appezzamento di terreno interessato dall'attraversamento,
prese la parola e rivolgendosi al suo omologo gli disse in un orecchio, ma
che sentirono tutti, queste testuali parole “Carmelo e to paisani falli
caminari nginucchiuni”. La soluzione alla fine si trovò e la strada è
disponibile anche se con molte carenze specialmente nelle pendenze. Ma che
c'entra tutta questa pappardella con la segnaletica, forse non c'entra.
Dobbiamo
prenderne atto tutti che appena si propone o peggio si fa qualcosa, d'acchitto,
tanto per, trovi qualcuno che si trova ancora lì sulla sponda del fiume,
come il cinese, aspettando che passi il cadavere del suo nemico.
Molta gente ha
paura di mettersi in gioco, di innovare, di ragionare in modo diverso, di
proporre prima e non dopo, d'interessarsi prima e non dopo, di staccarsi dal
branco, di non mettere il proprio cervello all'ammasso delle incocludenze.
Si parla di questa nuova segnaletica da più di due anni e mai a nessuno di
noi è venuto lo schiribizio di andare a vedere cosa ci stavano propinando
questi cattivoni. E' troppo facile dire quel colore non mi piace, io lo
avrei messo rosso perché lo ha visto verde, e se fosse stato verde avrebbe
ugualmente detto che schifo lì ci voleva un bel rosso.
In questi
giorni il Comune sta completando i lavori per la nuova segnaletica. Ognuno
di noi, questo sempre dopo aver visto la nuova segnaletica, è diventato
esperto. Il colore non è quello giusto, i caratteri sono troppo piccoli,
quel corten è uno schifo, i segnali direzionali non andavano messi in
verticale ma in orizzontale, andavano si in verticale ma con le lettere
invertite dall'alto verso il basso, non andavano collocati dove sono stati
collocati ma mezzo metro più a sinistra o per altri mezzo metro più a destra
o per altri ancora il posto va bene. La freccia direzionale con quel nuovo
stile non si vede, aggiungerei, per chi attraverserà il centro abitato a
velocità sostenuta o non usa le lenti pur avendone necessità. E poi tutte
quelle “cazzate” scritte,..... quanto è facile “a posteriori”. Sarà tutto
vero ma.....
Solitamente
diciamo “si un patri nun po' cuntintari un figghiu, comu po' un sinnicu
cuntintari tanti figghi”
Ma che sudata,
quel vecchio Sindaco del Comune a noi vicino l'ha sparata veramente grossa,
ma se mi permettete, aveva ragione.