Siamo nel
1145 (6653 dalla fondazione del mondo) quando l'abate Filadelfio si recò a
Messina presso Re Ruggero per farsi riconfermare il “ privilegium scriptum
anno 6608 ind.8 datum à bon mem.patre nostro Rogerio Magno Comite sigillatum
con la solita sua bulla plumbea”.
Per evitare che
il privilegio del 6608 e le sue successive conferme perdano efficacia e
diventino carta straccia l'Amministrazione comunale di Mandanici del Sindaco
Armando Carpo ha per il terzo anno consecutivo rievocato quel periodo che
diede l'imprimatur alla nascita del Monastero basiliano della SS. Annunziata
voluta dal Gran Conte Ruggero per ringraziare la Madonna che gli aveva
consentito con il suo aiuto celeste di scacciare i saraceni dal “munitissimo
villaggio di Mandanichi”.
Quindi nel 6608
dalla fondazione del mondo,1100 con il nostro calendario, il territorio di
Mandanici fu epicentro di una dura battaglia campale alla fine della quale i
cristiani ebbero la meglio sui saraceni che per i due secoli antecedenti
avevano dominato e governato la Sicilia.
Con la
manifestazione medievale non solo si è creata una serata diversa ma si è
venuti incontro a quanti sentono l'esigenza di riportare indietro le
lancette dell'orologio per ripercorrere a ritroso il tempo, per assaporare
una full immersion in periodi storici pieni di sfarzi e di epiche avventure
che sono già leggenda..
Il Gran Conte
nelle due edizioni precedenti era stato rappresentato rispettivamente
dall'on. Cateno de Luca e dall'on. Nanni Ricevuto. Per quest'anno in
considerazione che si è già in campagna elettorale per il rinnovo dell' Ars,
l'Amministrazione per non far torto o favore a nessuno ha trovato il suo
Gran Conte Ruggero in casa. L'occasione imperdibile è stata data dal
centesimo compleanno di Francesco Di Bella che a buon cuore ha accettato
l'invito di vestire i panni del grande condottiero normanno, avendone il
piglio e la determinatezza di un nobile d'altri tempi. Il nostro si è calato
perfettamente nella parte riscuotendo applausi a scena aperta, diventando la
star della serata.
Nobili, meno
nobili, preti, monaci, bizzocche, vescovi, dame, cavalieri, giullari,
streghe e menestrelli si sono accodati al Corteo guidato dal Conte che ha
attraversato tutto il Corso Mazzullo fra un'ala di folla plaudente.
A mantenere
alto il ritmo ci ha pensato il gruppo di sbandieratori e musici “Leoni
Reali” di capo Rotondo etneo (CT) che ha preceduto il corteo e si è esibito
successivamente con fantastiche interpretazioni nello spazio antistante il
Monastero di Badia e con l'immancabile spettacolo dello sputafuoco.
Le streghe, che
tali non sono in quanto belle e buone ragazze, hanno riproposto una recita
appositamente creata che rievocava i motivi per i quali erano state ritenute
tali e condannate al rogo
Tra i tanti
figuranti alcuni ragazzi di Bergamo, padre Domenico Manuli, il Sindaco
Armando Carpo.
Molte delle
vesti sfarzose sono state preparate da Francesca U. e Daniela C.