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Mandanici: l’ufficio postale ha il singhiozzo. 

Alla fine del mese di luglio sulla serranda dell’ufficio postale e sulla buca per le lettere è comparsa una poco piacevole notizia. ” Questo ufficio dal 23 luglio fino al 30 settembre 2007 resterà aperto al pubblico solo nelle giornate di martedì, giovedì e sabato “. Laconico comunicato di poste italiane spa concessionaria su tutto il territorio nazionale dei servizi postali. L’arroganza con la quale in senso unilaterale l’ente poste, sic et simpliciter, ha deciso di chiudere lo sportello di Mandanici senza sentire in via preventiva l’amministrazione locale è veramente assurda e incomprensibile. La chiusura ha provocato notevoli disagi alla cittadinanza e più in particolare alle persone anziane che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione residente. L’atteggiamento, di natura prettamente economica, tenuto dall’ente poste con l’avallo dello Stato, rappresenta l’ennesima dimostrazione di forza del forte contro il debole, la prova provata dell’abbandono e del disinteresse dello Stato nei confronti dei piccoli comuni di montagna. Così dopo lo scippo del 50% della popolazione residente negli ultimi trenta anni, dopo lo scippo della caserma della forestale,dopo la riduzione della presenza di CC. nella locale caserma, dopo la chiusura della ex Banca di Marsala, dopo la paventata chiusura della guardia medica ecco prospettarsi per Mandanici la chiusura di un altro pezzo importante della presenza capillare dello Stato sul territorio: l’ufficio postale. Noi riteniamo, invece, che Mandanici abbia diritto ad avere assicurato un servizio postale efficiente che renda meno gravosa la presenza sul territorio e più accettabile il ruolo di marginalità nel quale i piccoli comuni di montagna sono relegati.