LETTERA


Padre Salvatore,

ora che è passato un po’ di tempo e gli entusiasmi si stanno affievolendo, è giunto il momento di scriverti il mio grazie per quanto hai fortemente voluto e realizzato, portando nella valle del Dinarini, la Madonna del Tindari. Credo o almeno lo spero, questo evento dovrebbe aver lasciato, nella comunità parrocchiale, un alto valore di fede anche in considerazione del tuo impegno in prima persona. Andando in giro per l’Italia e visitando le bellezze delle chiese, molte volte ho notato delle epigrafi in cui c’era scritto che il tal Sacerdote aveva fatto ecc. ecc.

Desidero lanciare l’idea affinché il popolo di Mandanici ricordi quest’evento, in maniera degna. Dobbiamo serbare memoria per le future generazioni per quello che ha fatto Padre Salvatore profondendo tutto il suo impegno, la sua gran fede affinché, la Madonna del Tindari, fosse presente per tre giorni sul nostro territorio.

E ribadisco la fede che è ben altra cosa e da non confondere con religiosità, ostentazione e bigottismo. Grazie Padre Salvatore per averci dimostrato cosa vuol dire fede: lo abbiamo letto nei tuoi gesti, nei tuoi occhi al momento dell’arrivo della Madonna al PONTE NUOVO; li hai capito, hai realizzato, abbiamo capito che il tuo sogno si era avverato.

Martino e Silvana Di Simo

 

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